martedì 24 luglio 2012

L'elusiva ISS in APRS/UHF

Leggendo una discussione su ARI Fidenza  mi era presa una mezza idea di provare a mettere assieme un nodo cluster per le v/uhf con gateway verso la chat di ON4KST, sulla falsariga di quanto dovrebbe offrire l'ARI di Modena.  Magari basando tutto su un Raspberry-PI, ma per quello ci vorrà ancora un pochino.

Le mie esperienze con il packet risalgono agli albori di questo sistema di trasmissione, a metà degli anni '80, quando con alcuni amici realizzammo i primi nodi del savonese con i tnc che I3CTW (sk) clonava dalle realizzazioni del TAPR. Poi i miei interessi presero altre direzioni ma da qualche lettura occasionale sapevo come il sistema raggiunse notevole iffusione fino al cambio di secolo, con reti in tecnologia TCP-IP interconnessa ad internet, cluster, email gateway e chi più ne ha più ne metta. In seguito la disponibilità di accessi ad internet con tariffa flat, anche da mobile, ne ha segnato un rapido declino.

Oggi è difficile si ascolti qualcosa più dell'APRS,  cui non avevo mai dedicato eccessivi pensieri perché, nella mia percezione, vagamente onanistico (a che pro trasmettere a tutto il mondo la propria posizione in tempo reale?). Unica eccezione il packet dalla ISS, che mi ero ripromesso di approfondire
Combinazione, negli stessi giorni leggo un post che ne annuncia un cambio di frequenze per motivi che ricordano quelli che affliggono anche i nostri impianti.

Un vero segno del destino: dovevo attivarmi per il packet con la ISS!

Il primo passaggio è stato configurare il software per l'impiego con la scheda audio, funzionalità presente nelle distribuzioni Linux da parecchi anni. 
Nel mondo del pinguino la documentazione spesso è obsoleta e frammentaria, ma in questo caso c'è anche l'aggravante che quasi tutto il materiale è vecchio di dieci anni. Per esempio soundmodem collabora senza problemi impostato come modem "KISS" seriale, ma si comporta in modo strano (tx continua) se impostato come dispositivo di rete. Sarà un problema della distribuzione? O forse qualche passaggio ovvio ai tempi delle reti packet TCP/IP ma che oggi non si trova negli annali?
In un modo o nell'altro soundmodem e Xastir si sono lasciati configurare abbastanza in fretta e anche cavi e interfacce varie pc<>radio erano solo a qualche saldatura di distanza. Nota a margine: sfruttandola per il PTT, credo di aver potuto usare la porta parallela del pc per la prima volta in forse 15 anni, ovvero da quando le stampanti sono migrate alla connettività USB.

La ricezione del packet dalla ISS in 144 era banale: bastava lasciare la radio accesa e prima o poi si catturava qualcosa. I test in UHF non sono stati altrettanto positivi, con interi giorni di monitoraggio senza alcuna decodifica.

Perché?
Le ragioni possono essere diverse e una nota di WA4APR "himself" ne evidenzia alcune.
Concentrandomi sulle parti ove posso intervenire:
  • minore efficienza del sistema d'antenna.
    Ho tentato gli ascolti con la solita collineare però il cavo in 430 manifesta perdite quasi doppie rispetto ai 144. Non me ne sono mai preoccupato troppo perché installata per il traffico locale, ma  in effetti vedere l'AirCell7 commercializzato come "utilizzabile fino a 3 GHz" quando presenta perdite in UHF non troppo distanti dall'RG213 (14,1 vs 15,8 dB/100m) suona un po' fasullo.
    Il sistema d'antenna per i satelliti non è ancora del tutto operativo, quindi posso contare solo su puntamento azimutale e manuale ma direttiva e preampli dovrebbero dare una mano.
  •  l'effetto doppler.
    In altre parole, se per i 144 Bob dice:
    "The ISS has over 6 KHz of Doppler during the pass.
    1) On the ground, the best deviation for the best performance will just fill the passband with signal
    2) This same signal cannot tolerate any frequency offsets or the signal distorts as it goes out of the passband.
    3) From ISS, the signal is out of the center 2 Khz of your pass band 90% of the TIME!
    4) Modern rigs have very tight filters.  Good for ground, Bad for Space."

    In 432, essendo funzione della frequenza, lo scostamento sarà 3 volte maggiore.
    Anche qui viene incontro quanto implementato finora per iniziare l'attività satelliti e GPredict sintonizza la radio durante i sorvoli, dopo gli usuali scazzi con le porte seriali.
Anche in questo modo il successo è stato limitato a pochissimi pacchetti ma ho qualche dubbio sulla reale operatività della stazione nelle ultime ore, visto che al momento ariss.net  riporta solo pacchetti vecchi di oltre due giorni.

Prossimi filoni d'indagine e -magari- miglioramento:
  1. impiego di un vero TNC invece della scheda audio
  2. verifica scostamento in frequenza delle radio... che in effetti in UHF/ssb mi è già capitato di nutrire dubbi sulla stabilità
continua...

domenica 15 luglio 2012

Gli effetti della crisi

Sul profilo di un radioamatore di un paese dell'Est non particolarmente raro leggo:

QSL: DIRECT ONLY : ENV + 2$ OR 1 NEW IRC
Hello everyone!
!!! DUE TO GLOBAL FINANCIAL CRISIS NOW YOU CAN SEND ME QSL WITH ONLY
!!! ONE $1USD OR ONE NEW IRC
!!! FOR ALL COUNTRIES AND CONTINENTS

Come dovrei interpretarla?
Normalmente sono piuttosto critico verso chi disponga di una connessione internet e non utilizzi sistemi di QSL elettronica. In fin dei conti se operi da un Paese appena più raro della media le richieste possono farsi consistenti e rappresentare un costo. Sistemi come eQSL e LOTW permettono di confermare i contatti a costo zero e tramite un semplice upload del log. Perché non usarli quindi? Il contatto ha un riscontro, se poi si vuole a tutti i costi il pezzo di carta il contributo comincia ad avere una logica.
Ma in un caso del genere qual'è il razionale?
Sei davvero disposto a venire incontro a chi scrive assorbendo parte del costo? 
Oppure stai riducendo un margine che prima avevi su ogni cartolina?
 

tv e radio commerciali dall'Est Europa

Sovente le aperture di E sporadico con l'est Europa i 50 e 70 MHz sono così piene di trasmissioni commerciali da risultare quasi inutilizzabili.
Le trasmissioni di radiodiffusione sui 70 MHz sono spesso indicate sul cluster come "OIRT" e, anche se non si dispone della FM larga sul ricevitore, sono abbastanza comprensibili anche in altri modi.
I canali video hanno l'inconfondibile "bzzzzzzzzzzz" che chiunque abbia curiosato sopra i 174 MHz prima dell'avvento del digitale ha già sentito. Ieri preso dalla curiosità ho connesso il vecchio misuratore di campo ed in effetti ecco delle stupende pubblicità in cirillico (purtroppo la foto col telefonino non rende granché).

Una veloce ricerca in rete può fornire una lista dei trasmettitori papabili per ogni frequenza, anche se con l'avvento del digitale molte informazioni sono diventate obsolete.

martedì 10 luglio 2012

V/UHF qualche riscontro dal sistema d'antenna

L'idea dell'impianto "weak signals" V/UHF era quella di poterlo impiegare, con qualche compromesso, sia per il traffico satelliti che per attività tropo/Es occasionale.
L'ottimizzazione per una delle due attività ne avrebbe limitato troppo l'impiego nell'altra. Un sistema satellite serio avrebbe richisto polarizzazione incrociata e la possibilità di commutarne il verso (destrorso/sinistrorso), complicando e appesantendo l'impianto. Di contro un sistema tropo serio vuole direttive molto lunghe, il cui brandeggio diventa impegnativo.
Mi sono così orientato su una coppia di antenne attorno ai due metri di boom e le LFA della Innovantennas (5 el. 144 e 10 el. 432), per quanto un po' costose, mi sono sembrate adatte allo scopo. La speranza è che i  ridotti lobi secondari per cui sono famose riducano un po' le interferenze da parte dei concittadini che fanno attività sulle stesse bande.
Non avendo ancora ultimato l'installazione del sistema az/el sul tetto, i primi test con antenna fissa a nord avevano dato comunque riscontri abbastanza positivi, con buoni segnali su passaggi favorevoli dei satelliti e qualche qso con le zone 1-5 negli Italian Activity Contest.
Lo scorso weekend, prevedendo un po' di traffico per il Contest Città di Roma, ho voluto motorizzare almeno la parte azimutale per avere qualche riscontro.
I risultati in effetti ci sono stati, anche superiori alle aspettative, con un paio di QRB oltre i 1'100 Km e la breve ricezione anche di qualcosa dalla Germania. Soddisfacenti anche i 432: i qso sono stati pochi ma includono Pantelleria e percepivo almeno le chiamate dalla Slovenia. Mi chiedo quanto sia casuale il path dei due collegamenti attraverso le Bocche di Bonifacio.
Le condizioni di propagazione erano indubbiamente buone, ma questo dimostra che non servono necessariamente impianti enormi per divertirsi.

lunedì 2 luglio 2012

E Sporadico

Finalmente la nuova antenna ha potuto avere soddisfazione con belle aperture di E sporadico tra il 28 Giugno ed il 1° Luglio. 
Oltre a qso in 50 MHz più numerosi di quanto non riuscissi a registrarli, sono arrivati anche i primi in 70 MHz. La banda dei 4 metri purtroppo si è rivelata molto più rumorosa di quanto pensassi, con forti segnali di radiodiffusione OIRT dall'Est.
Le fettine concesse in Italia poi sono proprio anguste, con il traffico concentrato in quella a cavallo di 70.200. Per fortuna gli utenti sono pochi e con rispetto reciproco (leggasi niente chiamate per ore in centro banda) c'è da divertirsi per tutti.
Queste belle mappine si possono realizzare online con una serie di strumenti messi a disposizione da SM7LCB.

martedì 5 giugno 2012

10 GHz


Domenica grazie alla collaborazione di Roberto IZ0CKM ho potuto sperimentare per la prima volta l'equipaggiamento a 10GHz, con l'intento di utilizzarlo nel prossimo contest Alpe Adria UHF e superiori.
Avvicinarsi al mondo delle microonde in effetti può essere anche relativamente semplice.
Costruire un transverter per le bande centimetriche è alla portata di pochi, men che meno mia, ma ci sono dei prodotti commerciali dalle caratteristiche eccellenti, con la produzione di DB6NT in testa.
Quello che va aggiunto intorno invece è alla portata di qualsiasi radioamatore:
- un circuito di commutazione tx/rx: impiegando l'ft817 come if sono sufficienti un transistor qualche resistenza e un comunissimo relé. Aumentando la potenza o qualora si usino preamplificatori, occorre che
il processo sia gestito da un sequencer, cioé un dispositivo che effettui le diverse commutazioni secondo un preciso ordine temporale. Diversamente si richia che la trasmissione non sia ancora cessata quando si commuta in ricezione, creando danni al frontend.
- un relé coassiale per la commutazione dell'antenna tra la porta di tx e quella di rx. Deve essere materiale adatto alle microonde, ma sul mercato del surplus si trovano a prezzi ragionevoli.
- l'antenna un minimo d'impegno in più lo richiede. Se le parabole ormai costano pochissimo, l'illuminatore richiede un po' di misurazioni sulla padella e lavoro da stagnino.
Come di consueto cominciare in qualche modo è semplice. Affinare le prestazioni sarà un altro paio di maniche e, data l'esiguità di corrispondenti in aria, il ruolo dei beacon è essenziale per effettuare prove: fortunatamente dovrebbe mancare poco all'installazione di IQ0RM/B.
Qui c'è una bella guida pubblicata alcuni anni fa su RadCom:  http://www.microwavers.org/10ghz-starter.htm

mercoledì 23 maggio 2012

La necessità...

Partendo per una breve vacanza in IF9, incerto se avrei avuto possibilità di operare dal residence, ho messo in borsa solo il fido 817, un'antenna veicolare multibanda e qualche pezzo di filo.
I pezzi di filo si sono dimostrati inadeguati a garantire la risonanza dell'antenna connessa direttamente alla radio, però con un minimo di inventiva si risolve...
I soli 5w in SSB (sì, lo so... per il QRP il CW è un must...) hanno limitato i contatti a tuttta l'Europa, ma i segnali in ingresso facavano pensare che con i canonici 100w avrei potuto lavorare tutti i continenti.
Qualche calcolo molto a spanne porta a una curva d'efficienza del genere per l'antenna, quindi una grande attenzione alla MUF è essenziale per avere risultati.