mercoledì 18 dicembre 2013

AirScatter

In un interessante articolo su RadioRivista di Dicembre 2013 IZ7FLS condivide le proprie esperienze con l'AirScatter, ovvero la possibilità di fare QSO rimbalzando i segnali su aeroplani di passaggio.
Avevo già letto di esperimenti in questo senso, probabilmente per la prima volta una quindicina d'anni fa su Shortwave Magazine in un articolo dove si sosteneva persino di poter capire se l'aeromobile fosse ad elica osservando il doppler di segnali non modulati. 
Non avevo però idea che ci fossero diversi appassionati al tema ed esistesse persino un software a supporto degli esperimenti. AirScout di DL2ALF si può scaricare da qui e consente di verificare automaticamente quando vi siano aeroplani di passaggio idonei al tentativo col nostro corrispondente.
Il pacchetto gira anche sotto Linux/Wine a patto di installare il framework DotNet 4 (winetricks -q dotnet40). Qualora il processo cominci a lamentarsi dell'assenza di mscoree.dll suggerisco di cancellare tutta la cartella .wine: io non ne uscivo diversamente. Attenzione che questo comporta la cancellazione di software (e log, magari) installati in precedenza.

Ora sto facendo qualche prova in 23cm con il beacon di Olbia IQ0AH/B che in condizioni normali mi arriva marginalmente via mare e sparisce del tutto in alcune ore del giorno. 
Per adesso non ho avuto modo di notare burst particolari in presenza di aerei sulla traiettoria (quasi sempre per la verità) né scomprsa del segnale quando essi manchino: il segnale continua a comportarsi allo stesso modo, con un QSB piuttosto lento e non molto profondo.

venerdì 6 dicembre 2013

Amphenol 323-11506-2 commutatore coassiale

Tempo fa ho comprato un paio di questi, con la vaga idea di farci un sistema di commutazione che consenta di scegliere tra più antenne sul tetto e a quale apparecchio connetterla in stazione.
Una passata all'analizzatore non solo conferma le specifiche, ma rivela come siano anche migliori, con perdite inferiori al dB fino alla portata del mio strumento, ovvero 1,5GHz.
C'è un po' di ripple, ma abbastanza contenuto e senza grossi impatti sulle bande radioamatoriali.

giovedì 5 dicembre 2013

in 1200 alla buona

La mancanza di un sistema d'antenna mi aveva sinora impedito di sfruttare la scheda 1200 dell'Icom 910, così mi sono deciso a mettere qualcosa sul tetto, alla buona.
Comprare un'antenna per i 23cm di questi tempi è diventato difficile: nessun produttore o commerciante locale sembrava avere direttive a stock. Scommetto che invece di carichi fittizi in forma di presunta antenna per le HF ne avrei trovati (barattoli più o meno miracolosi cui collegare un pezzo di filo a caso), ma probabilmente anche questo è uno dei segnali della piega presa dal nostro hobby.
Morale ho messo sul tetto una cosa costruita per gioco alcuni mesi fa, con la solita tecnica low-cost di tubo e attacchi in pvc per materiale elettrico. Gli elementi sono fatti di filo di rame da 2 mm ottenuto aprendo una treccia per le puntazze di terra.

A cotanta antenna non poteva che corrispondere cavo adeguato: 35/40 metri di coassiale per tv satellite comprato al grande magazzino di fai-da-te per ca.80 centesimi al metro.
Le misure sulla bobina da 50m proiettano circa 8dB di perdita sulla mia calata, come dire che dei 10W in uscita dalla radio poco più di 1 arriva all'antenna. La tabella riporta una piccola comparazione costo/perdita su 100m con modelli più seri.


cavo TV Ecoflex 10 Ecoflex 15 H155
145 -8,7 -4,8 -3,4 -11,2
432,5 -13,5 -8,9 -6,1 -19,8
1295 -21,8 -16,5 -11,4 -34,9
prezzo € 0,80 € 3,15
€ 1,30

Date le perdite consistenti un preamplificatore in ricezione è un obbligo e fortunatamente avevo già in casa il necessario. L'EME103 della Mikits Australia garantisce effettivamente oltre 30dB di guadagno esalva un po' la situazione. I relé coassiali sono buoni fino a 26GHz e la perdita d'inserzione alla fine è ben inferiore al dB, mentre alcuni in miniatura comprati in fiera con più o meno in mente questo scopo si sono rivelati inadatti, con perdite non inferiori ai 2-3dB cadauno.


Date le premesse non mi aspettavogranché, quindi grande è stata la sorpresa nel ricevere il beacon di Olbia.
Sono seguiti QSO con alcuni amici della zona, che hanno però evidenziato come la potenza in antenna sia proprio pochina. Ora sono proprio curioso di vedere se il Contest Vecchiacchi del prossimo weekend porterà qualche DX (per me).

venerdì 22 novembre 2013

Rigol DSA815 e Linux: cominciamo a parlarci

Sono molto contento del mio DSA815 anche se sicuramente ne sfrutto solo una frazione delle potenzialità.
Tra esse sicuramente c'è la possibilità di controllo remoto: lo strumento è dotato infatti di prese USB ed Ethernet ma, se gli utenti Windos possono scaricare del software di controllo direttamente dal sito della casa, per gli altri sistemi operativi il supporto non è altrettanto buono.
Certo, nella peggiore delle ipotesi in VirtualBox funziona praticamente tutto (es. con Ultrascope), ma è una soluzione che mi infastidisce: non sono un talibano dell'Open Source, ma preferisco fare a meno di  equilibrismi e vecchie copie di Windows.

Curiosando un po' in giro ho trovato alcune strade apparentemente percorribili e queste sono le prime impressioni.

  1. dal sito di Rigol Nord America si può scaricare la "programming guide". E' in in formato .CHM (Help di Windows) ma se si ha Wine installato viene aperta senza problemi. Tra le ultimissime pagine c'è "Linux Programming Guide" con istruzioni per installare alcune librerie e un sorgente di esempio in C. Per adesso non ho provato il file di esempio e mi sono limitato ad usare la guida per avere elenco e sintassi dei comandi supportati dallo strumento.
  2. dal sito della Facoltà di Ottica dell'Università di Nottingham si può scaricare "VXI11 Ethernet Protocol for Linux". Le istruzioni di installazione sono banali e la minimale shell messa a disposizione ha funzionato da subito. Ora rimane da capire se ci si possa costruire qualcosa attorno, perché così com'è non offre vantaggi rispetto all'impiego manuale.
  3. "Rigol Bildschirmkopie LAN" il sito purtroppo è in tedesco e non mi è chiaro se si tratti solo di un sistema per avere copia della schermata o consenta anche interazione. Oltretutto in prima battuta non è neanche ovvio come farlo girare: basta il browser? Serve installare un web server?

Ho anche scaricato / compilato / installato "LXI-control" che capisco dovrebbe avere funzionalità analoghe al VXI11 di cui sopra, però i tentativi di connessione o ricerca di strumenti terminano sempre con un "Error: Error establishing TCP connection: Connection refused". Non escludo che ci sia da azzeccare la porta corretta, diversa da quella di default.

In tutti i casi per accedere alla connesione ethernet è necessario configurarla (System > I/O Setting > LAN): la mia raccomandazione è di assegnare un indirizzo IP statico in modo da andare a colpo sicuro nei tentativi di connessione. Diversamente, se avete più dispositivi di rete in casa, il protocollo DHCP facilmente assegnerà indirizzi diversi ad ogni accensione.
Una volta impostati indirizzo e gateway, ricordarsi di impostare Remote I/O su LAN.

venerdì 25 ottobre 2013

Modificare il BJ-150V


Un paio d'anni fa alla fiera in Germania mi capitò di acquistare per poche decine di euro una coppia di amplificatori lineari "cinesi" per le VHF. Il modello "BJ-150V" non dice molto, ma esteticamente ricordano molto alcuni prodotti della RMItaly
Sul foglietto accluso, che non possiamo certo dignificare chiamandolo manuale, si parlava di 50W di uscita in FM e 100W SSB. Successivamente ho scoperto trattarsi di una produzione Baojie, marchio già visto con l'invasione di palmari low cost.

Il finale è un MRF247 della Motorola preceduto da un driver che non sono riuscito ad indentificare (PH 0N4836 m9401) e la potenza dichiarata viene in effetti erogata.
Il filtraggio in uscita non è entusiasmante, ma questa non è una novità per gli amplificatori a basso costo. Fortunatamente l'antenna darà una mano almeno per la 2a armonica, ma non scarto l'idea di aggiungere un filtro extra in futuro.

Una volta connessi alla radio ed accesi entrambi gli esemplari manifestavano lo stesso problema: la comparsa di un rumore a fondo scala su tutta la banda. L'impressione in prima battuta è stata di una qualche oscillazione spuria. Nel succitato pizzino non si fa menzione di un preamplificatore in ricezione, ma un paio di prove hanno evidenziato un guadagno rispetto a quanto presente in antenna con il lineare spento, circostanza riscontrabile solo inserendo l'attenuatore sulla radio. Ciò trova riscontro sullo schema elettrico nel gruppo dell'NPN "Q3", ma prima di smontare l'ampli non ne avevo certezza perché un'ispezione preliminare del circuito rivela alcune apparenti differenze rispetto allo schema fornito.

In effetti il problema si risolve velocemente una volta separato lo stampato dal dissipatore.
Per bypassare il preamplificatore è sufficiente:
- spostare il ponticello di filo già presente tra A10 (chissà perchè "A" e non "R"...) e uno dei contatti di JR2 in modo da unire i due piedini di JR2 più vicini al transistor di potenza. Nella foto è già stato spostato.
- eliminare il link smd (resistenza da "0" ohm) tra A9 e il piedino del relé. Nella foto è ancora da rimuovere.
- rimontare il dissipatore aggiungendo un po' di pasta termoconduttiva sui due transistor 

Considerata la rumorosità del dispositivo non mi pare valga la pena renderlo disinseribile attraverso un interruttore: in fin dei conti la destinazione più probabile è in associazione a qualche rtx di bassa potenza (palmari, ft817) impiegato in automobile o postazione semifissa ove occorra farsi ascoltare un po' meglio.

venerdì 27 settembre 2013

Tokyo Ham Fair 2013

Quest'estate ho avuto la fortuna di poter visitare la fiera del radioamatore di Tokyo: il resoconto si trova sul numero di Ottobre 2013 della rivista RadioKit.

giovedì 4 luglio 2013

CW Training Machine "sidecar"

Una versione meno accrocchiata: connettori e controlli trovano posto su un piccolo stampato che si fissa accanto alla LCD Shield.

lunedì 10 giugno 2013

Commutatori d'antenna e miti

Per essere un'ambiente a vocazione tecnologica e perciò scientifica, quello dei radioamatori ha un'inquietante predisposizione alla chiacchera non sostanziata dai fatti, così che slogan di marketing spesso finiscono per essere accettati come verità indiscusse.

Il caso più eclatante è quello della comparsa sul mercato delle antenne "dinamiche" per le hf, tanto che oggi l'impiego di una "trappolata" è da molti visto come una profanità. Questo ha sua volta ha visto un certo numero di Eco 3 elementi tribanda regalate o usate come sostegni per i pomodori nell'orto e vecchie glorie come le KLM o Hy-Gain plurielementi svendute a cifre irrisorie.

Su scala molto minore ho visto alcuni commenti sui commutatori d'antenna meccanici "a lamelle", che andrebbero evitati più dell'aglio prima di un appuntamento galante.
Combinazione mi è capitato di acquistarne un paio d'occasione in fiera ad un prezzo molto interessante e, sebbene non abbiano trovato un impiego finora, la disponibilità dell'analizzatore di spettro mi consente di valutare se i miei soldi siano stati buttati.
E' inteso che la circostanza stessa di introdurre qualcosa sulla linea implica una minima perdita. Difficile dire se l'acquisto di seconda mano porti con sé una significativa usura dei contatti o se invece gli oggetti siano sempre rimasti in un cassetto.


Parliamo di due esemplari identici di Daiwa CS201 con connettori "N". Non mi è chiaro se si chiamino CS201-G2 o se il "G2" sia riservato solo alla versione dai connettori dorati. Non ho trovato datasheet in rete, ma sui siti dei rivenditori la versione con connettori "PL" viene data per utilizzabile fino a 2kW e 600MHz che diventano 3GHz con gli  "N".

Alla prova dello strumento i due esemplari si sono dimostrati abbastanza omogenei nella risposta in frequenza:
HF e fino ai 144 MHz - perdita nella regione di 0,5dB
432 MHz - perdita inferiore a 1dB
1,2 GHz - perdita tra 1,5 e 3dB (distanza maggiore tra i due esemplari)

Morale: se dovete fare EME o microonde probabilmente immaginavate già di dover guardare altrove, ma il grosso degli utenti non dovrebbe perderci il sonno.

lunedì 6 maggio 2013

CW!

Il CW serve.
Poi ci sono i maniaci delle velocità, della manipolazione fine a se stessa e del ritenerlo la discriminante tra essere un vero radioamatore o meno (...come chiunque altro con la  sottocategoria che preferisce...).
Ragioni storiche a parte, in CW si può facilmente portare a casa un collegamento che in altri modi richiederebbe risorse aggiuntive e questo è il motivo che mi ha sempre fatto desiderare impararlo. 
Si potrà essere più o meno predisposti, ma la costanza nell'esercizio è un elemento fondamentale per riuscirci. In passato avevo tentato altre volte, con le cassette (erano gli anni 80!), con il pc e con internet (lcwo.net) però per un verso o per l'altro ho sempre trovato che al sistema mancasse qualcosa e finiva per annoiarmi. Beninteso: migliaia di radioamatori hanno imparato con questi metodi, quindi evidentemente funzionano.
Nonostante ciò, si poteva fare di meglio?
Così lo scorso autunno ho iniziato a collaborare con l'amico Giorgio IZ2XBZ che stava già "giocando" su una macchinetta volta a superare le percepite limitazioni.
Nel corso dei mesi sono state implementate moltissime funzioni e regolazioni che consentissero all'utente di personalizzare le sessioni, pur mantenendo un assioma di immediatezza tra esercizio e correzione. 


Non so se la chiave sia stata veramente questa o, piuttosto, mi sia appassionato allo sviluppo e l'apprendimento sia stato un effetto collaterale.
Rimane il fatto che negli ultimi 5 mesi sono riuscito a dedicare all'esercizio almeno 10' per 3-4 giorni a settimana.
A volte sembra di non fare progressi, rimanendo a lungo fermi sullo stesso livello. Poi all'improvviso ci si sblocca. Magari, curiosamente, anche a seguito di un paio di giorni di fermo.
A un certo punto si cominciano a capire QSO: non tutto e solo tra chi manipola meglio a velocità non elevate, ma è la stessa sensazione che si prova quando spunta il sole dopo essersi infradiciati sotto un acquazzone.
Ieri è stata la volta del primo collegamento: le condizioni di E-Sporadico richiedono comunicazioni scarne e ciò torna comodo nel ridurre le possibilità d'imbarazzo.
Una conferma immediata via eQSL ha reso ancor più piacevole l'insieme.

In rete ci sono sopraffine letture in materia di CW.
A chi, come me, è interessato alle bande superiori e, in virtù di questo si è sempre detto "qui il CW serve meno", raccomando l'articolo "How to Be a Bad Morse Operator" di G4BAO su Scatterpoint di Nov/Dic 2011.

martedì 9 aprile 2013

THE INTERCEPTORS CLUB and the secret of the black manta


Un romanzo che parla di appassionati di scanner e aviazione militare e una citazione di number stations: per meno di €3 in formato elettronico vale la pena di leggerlo (a patto che si conosca a sufficienza l'inglese).
La trama oggettivamente è abbastanza prevedibile e si capisce come l'autore sia più a suo agio tra i tecnicismi piuttosto che nelle malizie da autore navigato.
Il risultato è comunque una piacevole lettura "da ombrellone" che mi avrebbe entusiasmato da ragazzino e in qualche modo mi ha ricordato i tempi in cui divoravo "I tre investigatori".

venerdì 5 aprile 2013

Diffrazione

   Qualche giorno di vacanza in occasione della Pasqua mi ha consentito di partecipare all'Italian Activity Contest 144 dalla Liguria anziché da Roma come al solito.
   Non è un mistero che le stazioni attive al Nord siano più numerose e già questo sarebbe motivo di divertimento.
   Ancora più interessante però è stato poter sfruttare in maniera certa e ripetitiva i fenomeni di diffrazione. L'orografia romana infatti rende meno comune questo tipo di collegamenti, lasciando maggior spazio alle altre modalità propagative.
   Tutti i QSO con stazioni poste più a Nord di me mostravano il massimo segnale puntando l'antenna nella stessa direzione, verso la vetta del Monte Beigua. Non per nulla ospita da sempre moltissimi ripetitori che coprono il grosso delle regioni 1 e 2.

lunedì 18 marzo 2013

Sweepino - sweep generator economico

Con circa €20 si può mettere assieme un decente sweep generator per le HF.
Usato in congiunzione con un oscilloscopio permette di misurare la risposta in frequenza di dispositivi per quelle bande. Per esempio aggiungendo un accoppiatore direzionale si può ottenere un grafico immediato delle risonanze della propria antenna per le onde corte.
Dettagli e skecth per Arduino su http://www.tarapippo.net/arduino/sweepino.html

martedì 12 marzo 2013

Yaesu FT902DM




    Qualche tempo fa, vedendo uno Yaesu FT902DM offerto a prezzo molto ragionevole e dato per funzionante, mi sono detto che poteva essere una buona occasione per verificare quanto la mitologia su alcune vecchie radio trovi riscontro nella realtà. Gli appassionati spesso lo dipingono come la massima espressione di una generazione progettuale e, ammettendo siano corrette, ancora oggi non sfigura affianco a prodotti con trent'anni in meno e un paio di DSP in più nelle tabelle Sherwood .

    Il prezzo, circa la metà di quanto non venisse normalmente richiesto per radio in condizioni perfette, senza dubbio era indicatore di qualche problema. Di contro l'abbondanza di materiale disponibile in rete (soprattutto grazie al FoxTango) e la costruzione modulare con componenti infilati mettono nelle condizioni di intervenire abbastanza facilmente sull'apparecchio.

    Il poveretto sicuramente aveva visto tempi migliori: parecchia sporcizia su frontale e pomelli, è stato aperto tante di quelle volte che le filettature per le viti dei coperchi non esistono più. I 40 e 10 metri sono stati trasformati in 45 e 11, il jack cuffia è sfondato, una lampadina nel display bruciata, il vfo non gira proprio liscio... e poi vedremo, un passo alla volta.

    Intanto frontale e pomelli hanno fatto un bel bagnetto con detersivo per piatti e spazzolino da denti. E' piacevole azionarli non più appiccicosi.
    La sostituzione della lampadina display non è complessa (proprio dentro allo strumentino, rimpiazzata con quello che avevo... 12V invece di 8). 
    Cambiare il jack cuffia invece è proprio un lavoro infame. Non volendo smontare tutta la radio, me la sono cavata con tecniche da chirugia endoscopica e tante imprecazioni. Con pinze e pinzette infatti si riesce ad infilare il pezzo tra un filo e l'altro, avendo l'accortezza di saldargli prima dei fili da giuntare con quelli esistenti.
    Il ripristino delle bande originali dipende in prima istanza dall'inserimento dei quarzi corretti. Le frequenze si desumono dai manuali e questa ditta italiana ha saputo recuperare i parametri (capacità, risonanza serie/parallelo...) e tagliarmeli ad un costo abbordabile e in tempi inferiori a quelli pubblicizzati. Per l'aggiustamento della bobinetta d'accordo dell'OL alla fine il metodo più pratico è stato impostare l'FT817 sulla frequenza attesa e massimizzare il segnale ricevuto con un'antennina di gomma da portatile vhf nei pressi della radio. Sul manuale di servizio è prevista una procedura un po' diversa, basata sull'impiego dell'oscilloscopio, ma mi sono scontrato un problemuccio che magari racconterò nel prossimo post.

giovedì 31 gennaio 2013

70MHz anche nel 2013

Ieri è stata annunciata l'estensione al 2013 dell'autorizzazione per la sperimentazione in 70 MHz.

Oltre a ringraziare il team dell'Università dell'Aquila è bene ricordare come la prosecuzione della sperimentazione in banda dipenda anche dai riscontri che i radioamatori italiani potranno fornire attraverso il sito di riferimento http://fouritalia.wordpress.com .

C'è tutto il tempo di organizzarsi prima che inizi la stagione più favorevole!