Oggi sessione di Primavera della radiocaccia della
Sezione ARI di Roma, ottimamente organizzata presso il parco di Villa Pamphili. Era la seconda volta che partecipavamo, di nuovo con la Susy come navigatore, e la prima in due metri.
Come sempre l'equipaggiamento è stato completato tardi la sera precedente, con la costruzione della yagi 3 elementi ad elementi flessibili. Nel pomeriggio avevo fatto alcune simulazioni con MMANA-GAL per vedere se non potesse essere più conveniente una quad, ma i dati hanno confermato la scelta che va per la maggiore. La resa sul campo di
questo progetto è stata inappuntabile, con un lobo principale sempre ben definito e nessun dubbio sul front/back. L'AOR 8200 ha confermato le proprie doti di mulo adatto agli impieghi più disparati, coadiuvato dall'
attenuatore di "Treacca", che se agli 80dB non ci arriva, almeno 50dB in 144 li fornisce. Quindi ottimo comportamento dell'hardware.
Quindi se il risultato in classifica non è stato un granché -quartultimi o giù di lì- è solo dovuto al "software" (leggasi operatore). La caccia in 144 si è rivelata assai più difficile di quella in 80m dell'autunno: i segnali sono soggetti a numerose e fortissime riflessioni, viaggiano rimbalzando lungo le valli e si manifestano con intensità molto simile a quella dell'origine a decine o anche centinaia di metri di distanza dalla trasmittente, sfruttando vigliaccamente ringhiere e specchi d'acqua.
E' l'esperienza a fare la differenza, non l'apparecchiatura -grossomodo standard tra i concorrenti- né la prestanza fisica nel correre da una parte all'altra. Ne sia dimostrazione il fatto che i posti in cima alla classifica sono stati quasi monopolio di non più giovanissimi colleghi della Sezione di Viterbo con qualche decennio di gare sulle spalle e cui va tutto il mio rispetto.
Il bilancio della giornata è incondizionatamente positivo: gara divertente,e ben organizzata, ottima compagnia e diverse lezioni imparate.