mercoledì 25 maggio 2011

Sarò una spia?

Ieri sera il portiere mi ha chiesto ragguagli sull'antenna, perché un condomino si sarebbe stupito di vederla spuntare. Il condomino  non deve essere troppo attento, perché ho antenne su questo tetto da almeno 7 anni e nella forma attuale da almeno 3, ma mi rendo conto che non tutti hanno la nostra deformazione nello scrutare la sommità degli edifici a caccia di forme insolite.
Però la lampadina mi si è accesa quando ho potuto vedere su internet un estratto dalla trasmissione Voyager della sera precedente, in cui si è parlato di Number Stations con l'ottima consulenza di Andrea IW0HK.
Vuoi vedere che mi hanno preso per spia?
Sicuri che un "coso" di 7 metri d'altezza sul risponda ai criteri di invisibilità perseguiti dal personale in incognito?
Comunque, nonostante il tono forzatamente "misterioso", il servizio era ben fatto e ne consiglio la visione se vi fosse sfuggito.



domenica 8 maggio 2011

ARDF in 144

Oggi sessione di Primavera della radiocaccia della Sezione ARI di Roma, ottimamente organizzata presso il parco di Villa Pamphili. Era la seconda volta che partecipavamo, di nuovo con la Susy come navigatore, e la prima in due metri. 
Come sempre l'equipaggiamento è stato completato tardi la sera precedente, con la costruzione della yagi 3 elementi ad elementi flessibili. Nel pomeriggio avevo fatto alcune simulazioni con MMANA-GAL per vedere se non potesse essere più conveniente una quad, ma i dati hanno confermato la scelta che va per la maggiore. La resa sul campo di questo progetto è stata inappuntabile, con un lobo principale sempre ben definito e nessun dubbio sul front/back. L'AOR 8200 ha confermato le proprie doti di mulo adatto agli impieghi più disparati, coadiuvato dall'attenuatore di "Treacca", che se agli 80dB non ci arriva, almeno 50dB in 144 li fornisce. Quindi ottimo comportamento dell'hardware.
Quindi se il risultato in classifica non è stato un granché -quartultimi o giù di lì- è solo dovuto al "software" (leggasi operatore). La caccia in 144 si è rivelata assai più difficile di quella in 80m dell'autunno: i segnali sono soggetti a numerose e fortissime riflessioni, viaggiano rimbalzando lungo le valli e si manifestano con intensità molto simile a quella dell'origine a decine o anche centinaia di metri di distanza dalla trasmittente, sfruttando vigliaccamente ringhiere e specchi d'acqua.
E' l'esperienza a fare la differenza, non l'apparecchiatura -grossomodo standard tra i concorrenti- né la prestanza fisica nel correre da una parte all'altra. Ne sia dimostrazione il fatto che i posti in cima alla classifica sono stati quasi monopolio di non più giovanissimi colleghi della Sezione di Viterbo con qualche decennio di gare sulle spalle e cui va tutto il mio rispetto.
Il bilancio della giornata è incondizionatamente positivo: gara divertente,e ben organizzata, ottima compagnia e diverse lezioni imparate.